di Tommaso Greco-
Me lo ricordo quel giorno! Quel giorno così bello….pagherei per poterlo rivivere!
Mio nonno venne a prendermi da scuola, non passavamo molto tempo insieme,io ero impegnato con gli allenamenti e la scuola,lui con le sue mille visite mediche. Quel giorno, libero da impegni, mi portò a pranzo fuori, niente di che, un panino al volo, ma era bello cosi, eravamo comunque insieme e per me solo quello era importante
Arrivammo in campagna, non c’era una macchina, nessun rumore, si sentiva soltanto il cinguettare degli uccellini. Mi lamentai di questo cinguettio continuo, lo avvertivo quasi come un continuo ed incessante fastidio per le mie orecchie e così dissi al nonno:”Ma non smettono?”, lui si mise a ridere, mi guardò e rispose “Perché dovrebbero? Ascoltali bene, è un po’ come se stessero parlando con te”. Seguii il suo consiglio e dopo replicai:“…ma non riesco a capire questo linguaggio” gli dissi dopo aver cercato di decifrare quel suono; allora il nonno guardò il cielo, “Non devi decifrarlo, ma immaginarlo, farlo tuo” e poi aggiunse “Io sento la libertà, sento la spensieratezza, sento la gioia. Lo guardai e scoppiai a ridere, ma lui non si curò di me, continuò a guardare il cielo. “Nonno, secondo me in una vita precedente eri uno di loro”, rise ancora e mi disse “Magari lo sarò anche in quella successiva”. Andammo via da quel posto, ma quel cinguettio continuava a risuonarmi in testa, non smettevo di sentirlo. Capii che il nonno aveva ragione, che quel canto non era un rumore, ma una dolce melodia.
Ora nonno non c’è più, andò via poco dopo avermi fatto scoprire quella fantastica melodia e, ogni volta che sento gli uccellini cinguettare lo immagino lì, a volare, libero, spensierato, felice e un po’ malinconico perché sente la nostra mancanza. Non lo sentirò mai lontano da me, finché sentirò gli uccellini cantare, sarà sempre con me e quella melodia risuonerà in ogni dove.