a cura delle classi 1ª e 3ª H-
Nelle due giornate scolastiche appena trascorse abbiamo avuto modo di conoscere a fondo il
fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. Le attività svolte sono state tante, per esempio
ci siamo soffermati sulla figura del bullo e siamo riusciti a tracciare il suo identikit che divulghiamo
attraverso il nostro blog, in modo da riconoscere subito un bullo e poter intervenire per contrastare
le sue azioni.
Nome: Bullo
Cognome: Solitario
Soprannome: Incubul
Indirizzo mail: Insolente.offensivo@ iomail.bul
Password: il più forte sono io
Amici: nessuno o al massimo 1 cioè se stesso
Rapporto con la famiglia: inesistente o pessimo
Passioni: perseguitare i più deboli
Personalità: fragile
Carattere: insolente e offensivo
Hobby: bullizzare e far soffrire gli altri
Sport: prendere in giro i compagni
Sentimenti: rabbia, avversione, aggressività
Capacità di risoluzione dei problemi: scarsa, preferisce risolvere tutto con violenze fisiche
e verbali.
Abbiamo poi cercato di sfatare alcuni luoghi comuni sul bullismo
-Il bullismo riguarda solo ragazzi maschi.
Niente di più falso, anzi ultimamente sono più frequenti i casi di bullismo al femminile,
dove le ragazze bullizzano anche ragazzi maschi più fragili.
-Il bullismo è una “malattia” della scuola.
No, il bullismo avviene anche al di fuori della scuola, fenomeni di bullismo sono presenti
nelle palestre che si frequentano nel pomeriggio oppure in un parco o per strada, ovunque
si può assistere ad atti di bullismo con la presenza di spettatori passivi.
-Il bullo lo sarà per sempre.
No, il bullo può cambiare quando prende coscienza dei propri errori e del male provocato
alle sue vittime. A volte è necessario l’aiuto di qualcuno che lo aiuti a riflettere.
-Il bullismo rende forti.
Il bullismo non rende forti perché il bullo recita solo un copione, in realtà è una persona
fragile che vuole apparire forte e manifesta aggressività e rabbia nei confronti di vittime
innocenti.
-Il bullo è una persona che non ha sofferto nella sua vita.
Non è vero, perché spesso il bullo è una persona estremamente fragile che ha problemi nel
contesto familiare: genitori troppo autoritari o poco presenti oppure incapaci di dimostrare
affetto.
Un grazie speciale lo rivolgiamo alla dottoressa Cosima Fersini che oggi ci ha aiutati a
comprendere che questo è un fenomeno eterogeneo, che riguarda più aspetti per esempio
esiste il bullismo fisico, verbale, il bullismo relazionale, il cyberbullismo e che vede coinvolti
tanti protagonisti: dal bullo ai sostenitori, alla vittima, agli spettatori. Soprattutto ci ha messo
in guardia dal cyberbullismo che riguarda proprio la nostra fascia d’età e che ha tratti
distintivi ben precisi come per esempio: l’anonimato, un pubblico vasto e la minore empatia
verso gli altri. La dottoressa poi si è soffermata in particolar modo su come il minore si possa
difendere da questi attacchi in rete, facendo attenzione alle foto da pubblicare, accettando
solo le richieste da persone che si conoscono, nascondendo le proprie informazioni private
e rivolgendosi alla Polizia Postale. Sicuramente la Dad ha intensificato il fenomeno perché
c’è stata un’assenza di relazioni tra gli studenti.
Oggi ci sentiamo più informati sul fenomeno e questo è importante per riconoscerlo e
combatterlo.