Quello che doveva essere un rientro a scuola in sicurezza si è trasformato in una protesta corale. Tutto è iniziato con l’avvento delle vacanze natalizie, quando già erano cominciati a manifestarsi degli indizi che la situazione pandemica andava peggiorando e si ipotizzava di intraprendere la Didattica A Distanza. Da una circolare inviata dalla Preside che prevedeva un intervento di sanificazione a causa di casi di contagio anche nella nostra scuola, ci accorgemmo della presenza di uno stato di incertezza riguardo il ritorno in presenza. D’altro canto, in tutti noi era apparso un stato di tristezza poiché speravamo di augurarci un sereno Natale in presenza, anziché da uno schermo.
Nelle vacanze natalizie i contagi erano aumentati velocemente ed era sorto un dibattito a livello nazionale se fosse stato opportuno o meno rientrare a scuola in presenza. Infatti, sappiamo che i Presidi e alcuni Presidenti di Regioni già avevano fatto chiesto al Governo di prolungare almeno per qualche settimana la riapertura delle scuole. Richiesta decisamente respinta dal Governo (anche con il ricorso al Tar nel caso della Campania).
Avvicinandoci alla ripresa scolastica, in tutti noi sorgeva sempre di più il dubbio dell’eventuale rientro, dato che i casi Covid-19 aumentavano a batter d’occhio. Ci domandavamo quali fossero ulteriori precauzioni da adottare , oppure in quali modalità si sarebbe svolta il nostro rientro. Solo due giorni prima del 10 Gennaio, scoprimmo che la situazione risultava esasperata e speravamo di non rientrare a scuola visti gli elevati indici di infetti. Per il momentaneo decreto del Governatore (poi bocciato dal TAR), in la Campania, risultavano chiuse tutte le scuole di ordine grado, tranne le superiori. Così venimmo a conoscenza dello sciopero generale dei licei organizzato dell’Organizzazione studentesca. Le cause del suddetto sciopero erano varie: trasporti e aule sovraffollati, mascherine Ffp2 non garantite dalle scuole, il sistema dei tracciamenti completamente saltato. Si riteneva inaccettabile che, dopo quasi due anni di pandemia, la scuola fosse impreparata, s’imputava al Governo delle responsabilità politiche gravi in questo disastroso rientro. E noi studenti non siamo stati per niente ascoltati! Le richieste degli studenti erano le stesse del Presidente De Luca, cioè che la Dad fosse l’unica possibile soluzione , ma solo fino a quando i casi non sarebbero cessati, in totalità oppure solo parzialmente, per un periodo almeno di 1-2 settimane di Dad.
In seguito ai due giorni di sciopero, i rappresentati del nostro Istituto si sono presentati all’ufficio del sindaco di Aversa, il quale in un primo momento si rifiutò di riceverli e solo il giorno dopo li convocò per un incontro. Ma tale incontro si concluse con un nulla di fatto: dovevamo tornare in presenza, e quindi lo sciopero non aveva dato i suoi frutti. Se avessimo fatto un sondaggio tra i docenti, anche loro per tutela della salute, avrebbero preferito svolgere le lezioni online. Il sindaco e i Presidi sono stati obbligati a rispettare le leggi del Governo, non spettava loro poter chiudere le scuole ma dovevano soltanto attenersi alla legge.
In ogni caso, questa manifestazione comune ci ha resi protagonisti e ha evidenziato una presa di coscienza tra noi studenti ma, soprattutto, la voglia di contribuire al miglioramento della situazione e non a peggiorarla. Da questo contesto deduciamo che abbiamo inaugurato una nuova, importante pagina della scuola ai tempi del Covid; pagina che inizia col coraggio con cui si impara a convivere con un nuovo stile di vita. In noi emerge la coscienziosità e la voglia di costruire un futuro sereno! Siamo di fronte a una nuova novità: la Dad in presenza, necessaria per scongiurare l’aggravarsi di ulteriori diseguaglianze. Oggigiorno, ci ritroviamo classi spezzate in due: da una parte studenti e professori in aula e dall’altra ragazze e ragazzi chiusi nelle loro camere da giorni con le famiglie in attesa di tampone negativo. Il nostro desiderio è rappresentato dal fatto di riuscire ad emergere da questa difficile situazione e di non peggiorarla. Da qui l’invito ad essere tutti responsabili in quanto solo così potremo arrivare a un traguardo collettivo. Traguardo importante per noi giovani che di fatica ne stiamo facendo per non perdere la consapevolezza di avere un futuro migliore.
LUANA DI DONATO E CHIARA SLUFIK (4^ C)
Uno sciopero degli studenti per il rientro in sicurezza
di IL GALLO STRILLONE ON LINE - AVERSA (CE)|
2022-02-04T22:35:19+01:00
4-2-2022 22:32|Alboscuole|0 Commenti