//IL REGNO DEGLI SPETTRI FANTASTICI

IL REGNO DEGLI SPETTRI FANTASTICI

di | 2021-11-05T23:31:56+01:00 5-11-2021 23:31|Alboscuole|0 Commenti
a cura di Maria Turbatu  – classe III/A – scuola Secondaria di I grado –  Un giorno una ragazza che sognava sempre ad occhi aperti ed era molto sola, salì in soffitta; lei amava quel luogo così pieno di mistero e di fascino, così adatto alle sue fantasticherie. Cominciò a cercare qualcosa dall’aria misteriosa e vintage che la riportasse nel suo piccolo mondo immaginario e sbiadito, come una pellicola d’altri tempi. Rovistando, trovò un appendino tutto impolverato e arrugginito a cui era appeso un cappotto lungo, elegante, morbido che, anche mostrando un po’ di usura, faceva ancora pensare ad un capo di alta moda del secondo dopoguerra. Sicuramente era appartenuto ad una ricca damina borghese altrettanto sognatrice! Decise di indossare questo cappotto che la affascinava tantissimo e lasciò scorrere i suoi pensieri liberamente ma, dopo un po’ che era così assorta, si accorse che le creature, le azioni, persino l’ambientazione della soffitta, sembravano molto più reali che immaginarie. Allora un dubbio affiorò alla sua mente: guardò subito in basso e vide che era vestita come una sorta di dea dell’acqua e che le creature attorno a lei le parlavano, le chiedevano di danzare con loro e soprattutto, cosa che la colpì maggiormente, la pregavano di seguirle! Allora lei, per paura, si tolse il cappotto ma le vedeva ancora. In quel momento capì che le era stato donato un oggetto magico, unico, che l’avrebbe potuta far uscire dal suo stato di solitudine estrema. Si riallacciò i bottoni del meraviglioso e straordinario indumento e, senza più paura né dubbi, ascoltò le creature. Solo in un secondo momento notò che assomigliavano ad altre persone vestite in modo simile a lei e che rappresentavano gli altri tre elementi. Si presentarono e, tutti sorpresi, le spiegarono che era da tanto tempo che nessuno, appartenente all’elemento acqua, era entrato  nel regno degli spettri della fantasia; a questo punto le creature leggiadre la condussero oltre le mura della soffitta librandosi nell’aria e, strada facendo, specificarono che quello era un mondo dove finivano tutte le entità immaginate dagli uomini ma anche coloro che avevano bisogno di questo mondo più che di quello normale, che ne entravano a far parte e potevano viaggiare dall’ uno all’altro tramite un oggetto speciale. Quando non ne avrebbero più avuto bisogno, alcuni degli elementi fantastici che si trovavano lì sarebbero transitati nel mondo normale, incluse le persone con cui avrebbero legato di più in quel magnifico regno. L’elemento a cui ognuno apparteneva corrispondeva ai tratti significativi della sua personalità e del suo carattere. Non poteva accadere niente di terribile, c’erano sempre la pace e l’amore e tutti trovavano il modo di stare bene insieme, inoltre non ci si annoiava mai. In questo posto la ragazza trascorse molto tempo in compagnia, imparò a conoscere sé stessa ed incontrò anche un ragazzo dell’elemento terra con cui strinse un legame speciale, più profondo che con qualsiasi altro. Quando tornò nell’altro mondo condusse una vita meravigliosa e non più solitaria e vi rincontrò il ragazzo dell’elemento terra…. …ecco un buon exemplum che ci sprona a non criticare mai  chi sogna ad occhi aperti!