Di Gaia Stendardo – classe II sez.L
Nella moltitudine di serie TV uscite quest’anno, c’è un vero e proprio fenomeno di costume. Stiamo parlando della ormai famosissima serie “Squid Game”.
La serie Tv che ha conquistato tutto il mondo è diventata una delle più famose sulla piattaforma di Netflix per via del passaparola.
La trama di Squid Game è molto semplice come spaventosamente crudele. La serie parla della storia di numerose persone povere e sommerse da debiti che vengono invitate a partecipare a dei giochi apparentemente per bambini, in cambio di una grande somma di soldi. Esse però, qualora dovessero perdere, devono pagare con la vita.
La cosa straordinaria è che, anche essendo disponibile solo in lingua originale con i sottotitoli, Squid Game ha incantato adulti e ragazzini. Fino ad arrivare alla vendita dei Dalgona Biscuits, i biscotti al caramello utilizzati per una delle prove del gioco, e ai migliaia di cosplay creati o venduti al pubblico.
Il simbolo dei controllori del gioco, quadrato, triangolo e cerchio, è ormai il simbolo alla base di Squid Game, su cui vengono create maglie, maschere, biglietti da visita e tanto altro. Negozi di abbigliamento in giro per l’Italia hanno cominciato ad usare nelle vetrine dei manichini con in testa uno dei 3 simboli della serie tv.
Ma perché questo successo? Probabilmente perché dietro il passaparola ci può essere la povertà e il bisogno economico dei personaggi principali. Alla fine in Squid Game non ci sono eroi, ma solo persone bisognose, o che hanno perso il lavoro.
Squid Game è una serie molto controversa. Sicuramente è una serie che un minore deve vedere assolutamente con un adulto, perché contiene un alto tasso di violenza. Ma andrebbe comunque vista essendo una serie creata per sensibilizzare sugli effetti della povertà e della difficoltà di andare avanti quando non si hanno mezzi a sufficienza per sostenersi.
Un successo all’insegna del cerchio, del triangolo e del quadrato.