//In classe Seconda del plesso “Frondini”, si fa musica a “pallini”!

In classe Seconda del plesso “Frondini”, si fa musica a “pallini”!

di | 2021-06-04T22:56:28+02:00 4-6-2021 22:56|Alboscuole|0 Commenti
a cura di Natascia Verde – docente scuola Primaria Frondini – classe seconda – Quest’anno, vista la particolare situazione di emergenza per la pandemia dovuta alla SARS-CoV 2, altrimenti nota come COVID19, non è stato semplice organizzare le lezioni di musica coi bambini, anche  perché le attività di canto corale e l’utilizzo di strumenti a fiato (es.flauto) erano possibili solo a determinate condizioni. Come fare dunque? La risposta è venuta dal metodo “Suoni e Silenzi” del maestro Libero Iannuzzi, già sperimentato con successo durante il Lockdown dello scorso anno scolastico. Questo metodo analogico è stato pensato con l’idea di iniziare i bambini anche molto piccoli – scuola dell’infanzia e scuola primaria – alla lettura della musica (in particolare al solfeggio), con dei simboli che successivamente lasceranno spazio alle note: i bambini sono in grado di comprendere la durata del tempo dei simboli musicali e dei silenzi, pur di fatto non conoscendo il nome delle note sul pentagramma. Il tutto condito con una bella dose di body percussion, che ha accompagnato le lezioni, rendendole divertenti.  Non importa se si tratti dello Zecchino d’oro, di musica leggera o di musica classica: indipendentemente dalla scelta del brano, il  divertimento è assicurato! Così nella nostra classe quest’anno, a partire da 5 simboli – TA, TITTI, TEKETEKE, PO-O e SHHH – , i nostri piccoli hanno conosciuto, oltre al repertorio per bambini e i classici di Natale, anche “La marcia di Radetzky” di Strauss, “ Il contadino allegro” di Schumann, “Rondò Alla Turca” di Mozart, “Il Canto degli italiani” di Mameli e molti altri.  L’anno scolastico è stato scandito dai nostri “PALLINI”, con i quali i bambini hanno realizzato, come prodotto finale, un “Rap” dedicato alla mamma. Il metodo Iannuzzi ricorda, per certi versi, la lettura della musica in alcune zone dell’India: scandita appunto da suoni vocali che accompagnano il ritmo delle percussioni. Inoltre i bambini hanno avuto la possibilità ogni settimana, di vedere e suonare (sempre nel rispetto delle norme anticovid) strumenti musicali sia contemporanei che tradizionali anche di altre culture, oltre ad averne costruiti loro stessi con materiale di riciclo.  Tutto ciò è stato realizzato anche durante il periodo di chiusura della scuola: questo metodo si è dimostrato particolarmente adatto alla Didattica a Distanza dove, con molta fantasia e tanto entusiasmo – forse meno per le mamme e i papà – pentole, tegami e posate sono diventati strumenti musicali d’eccezione!