a cura di Giulia Spirito – classe III/E – scuola Secondaria di I grado –
Gli eventi a cui abbiamo assistito online ci hanno aperto lo sguardo a due argomenti totalmente differenti, ma allo stesso tempo connessi tra loro. Il primo riguarda il nostro pianeta, mentre il secondo è attinente agli abitanti del nostro pianeta, che hanno salvato tanti loro simili. Insomma, in brevi termini, parleremo dei problemi della nostra casa e dei “Giusti dell’umanità”, ma ci concentreremo, in particolar modo, sul primo che ho citato. L’organizzazione AIESEC ci ha presentato alcuni dei maggiori problemi legati all’ambiente, come ad esempio, il riscaldamento globale e il cambiamento climatico. E’ intervenuta, in seguito, l’associazione “Sea Sheperd” che, come si può ben capire dal nome, ha affrontato temi riguardanti il nostro mare e la salvaguardia delle specie marine! Ci hanno illustrato, come primo sottotema, quello della plastica e quindi dell’inquinamento dei mari, e non solo; ma non voglio annoiarvi con temi così risaputi, perciò proseguiamo con temi meno noti! Conoscete i capodogli? Beh, se non li avete mai sentiti dire, continuate a leggere e ne saprete di più! Questi ultimi sono gli animali viventi più grandi al mondo, infatti possono arrivare a misurare fino a diciotto metri! Ci hanno parlato di “Furia”: è un capodoglio femmina il cui nome le è stato attribuito per il suo carattere. Essa è stata trovata intrappolata all’interno di una rete di pesca: l’associazione Sea Sheperd ha cercato di liberarla interamente, ma purtroppo la sua coda è ancora avviluppata in questa rete. E’ stata avvistata alle isole Eolie e i volontari dell’associazione hanno tentato di liberarla, ma non è stato possibile perché Furia è scappata! Strano come un capodoglio nuoti liberamente intorno alle isole Eolie; beh, non l’avevo mai sentito, finché non ho partecipato a quest’incontro! Tornando ad affrontare temi di cui tutti siamo a conoscenza, vorrei parlarvi di come la plastica inceppi gli equilibri marini: questo elemento molto utile, ma altrettanto inquinante, disturba profondamente l’armonia del mare. Ci hanno spiegato inoltre che gli escrementi di balena vanno a nutrire delle particelle chiamate fitoplancton che sono in grado di svolgere anch’essi la fotosintesi! In parole povere: il mare ci fornisce ossigeno perché gli alberi non sono gli unici a saper fare la fotosintesi! Per quanto riguarda l’Agenda 2030, ci hanno illustrato i diciassette obiettivi che l’ONU si è impegnato a raggiungere entro nove anni, come, ad esempio, sconfiggere la fame e la povertà nel mondo, dare una buona istruzione a tutti, costruire case e strade ecosostenibili! I membri dell’associazione ci hanno detto che, se non raggiungiamo questi obiettivi entro il 2030, potremmo rischiare, ad esempio, che delle città come Venezia o Miami siano sommerse, oppure potremmo rischiare che Milano registri le stesse temperature di Catania! Per evitare tutto ciò, ognuno di noi dovrebbe impegnarsi a mantenere pulito il nostro ambiente e i nostri mari, dovrebbe evitare sprechi di plastica e non dovrebbe usarla quando non necessaria: sono comportamenti che fanno la differenza, se adottati da tutti! Ci è stato ripetuto che tutti dovremmo adottare il “Metodo delle tre R” ovvero: ridurre, riutilizzare e riciclare! Questo è quello che ho appreso dalla lezione online di AIESEC: mi ha aiutato a capire i comportamenti da adottare per preservare l’ambiente, mi ha informato su cose che non avevo mai sentito e mi ha anche favorevolmente colpito poiché ha affrontato temi molto interessanti e vicini a noi! Per ultimo, ma non per importanza, vorrei affrontare l’argomento dei “giusti”, spiegando ciò che ho appreso dalla lezione online, organizzata da GARIWO. Durante l’incontro nel giardino di Monte Sole, a Milano, sono stati aggiunti dei nomi alle “Sentinelle dei diritti umani” ovvero coloro che hanno rischiato la propria vita per salvarne un’altra e per assicurarsi che tutti possano godere dei diritti umani. I “giusti” sono persone da ricordare e da elogiare poiché hanno appunto tutelato i diritti umani, cioè quei diritti fondamentali che una persona possiede per natura, ma che spesso non vengono riconosciuti. Quando una persona viene privata di essi, quest’ultima viene privata della dignità all’interno della società. Così è accaduto in passato: tutti ricordiamo la Shoah, il più grande orrore della storia! Dobbiamo sapere, però, che quella non è stata l’unica volta in cui molti uomini sono stati privati della propria libertà e dei propri diritti, poiché nel corso del tempo a molte persone è accaduta la stessa sorte. In ogni tempo i “giusti” si sono battuti per il riconoscimento dei diritti umani di qualcuno. Ne è un esempio uno dei medici senza frontiere, Carlo Urbani: durante l’incontro, suo figlio Tommaso ha parlato di lui e ha illustrato, in breve, le sue gesta più importanti! Ci ha detto che per primo ha identificato la SARS nel 2003 e ha adottato misure di quarantena per contenere il contagio di questa malattia, ma purtroppo è morto a causa della stessa. E’ stato un uomo di grande valore e di grande importanza, perciò è stato proclamato “giusto tra le nazioni”, perché ha pagato con la vita la battaglia contro la SARS, assicurando a tanti uomini l’accesso ai farmaci e alle cure mediche. Si è anche parlato di Liu Xiaobo, che si è battuto per la conquista dei diritti umani in Cina, insieme a sua moglie Liu Xia. Durante l’incontro, la moglie di questo grande uomo ha letto alcune delle sue meravigliose poesie e ha parlato di suo marito, che è stato ucciso violentemente mentre protestava per la libertà di tutti i Cinesi. Io penso che queste persone siano dei veri e propri eroi poiché hanno aiutato persone in difficoltà, rischiando la propria vita, ed è giusto che esse siano ricordate a lungo; siano prese ad esempio perché hanno dimostrato di avere un gran coraggio, un gran senso dell’umiltà, ma soprattutto, un grande cuore.