//L’ Agenda 2030 e i Giusti dell’Umanità

L’ Agenda 2030 e i Giusti dell’Umanità

di | 2021-04-22T21:34:21+02:00 22-4-2021 21:34|Alboscuole|0 Commenti
a cura di Martina Baldinelli – classe III/E – scuola Secondaria di I grado – Poche settimane fa, la nostra scuola e i nostri professori hanno dato l’opportunità a noi studenti di assistere a due eventi che mi sono sembrati molto interessanti e utili per la formazione della nostra cultura. L’evento organizzato da Gariwo si è svolto nel Giardino di Monte sole a Milano, dove sono presenti centinaia di targhe, ognuna in memoria di un uomo o di una donna che si sono dimostrati essenziali per la diffusione della giustizia, della pace e per la difesa dei diritti umani. Durante l’evento, si sono inaugurate cinque nuove targhe in memoria di tre uomini e due donne che si sono battuti per il bene dell’umanità. In particolare ho apprezzato la presentazione di Ruth Bader Ginsburg: una delle sole cinque donne americane che abbiano mai fatto parte della Corte Suprema. Fu nominata dal Presidente Bill Clinton, ed entrò in carica il 5 Agosto 1993; per gran parte della sua carriera si occupò dei diritti delle donne, promuovendo l’uguaglianza di genere. Nel 2009 fu inserita da Forbes (una rivista statunitense) fra le cento donne più potenti del mondo. A parlare di questa donna, è stato il nipote Paul Spera, collegato da Parigi; è stato molto emozionante sentirlo parlare e cogliere l’emozione nella sua voce mentre parlava di sua nonna, in modo molto rispettoso e amorevole. Quest’evento mi è parso molto interessante: credo che sia fondamentale ricordare gli uomini e le donne che sono stati decisivi per assicurare a tutti la libertà di cui abbiamo il privilegio di godere al giorno d’oggi, grazie ai loro interventi e sacrifici. Per questo ho avuto il piacere di consultare il sito del Giardino dei Giusti di tutto il mondo, per conoscere la storia di altri uomini e il motivo per il quale sono stati proclamati “Giusti dell’umanità”. L’evento, organizzato dall’ AISEC, è consistito in una presentazione delle principali problematiche del nostro pianeta, con tanto di illustrazioni e fotografie per rendere ancora più chiara la criticità della situazione attuale della Terra. Alcuni ragazzi volontari hanno esposto come, nel nostro piccolo, possiamo aiutare a migliorare il posto in cui viviamo: perché, se tutti ci impegnassimo, riusciremmo sicuramente a fare della Terra un giardino! In particolar modo, mi ha colpito l’intervento fatto dall’associazione Sea Shepherd. Formata da molti volontari, questa associazione si occupa della salvaguardia dei nostri mari: quando le leggi esistenti per proteggere gli oceani non sono applicate, Sea Shephered si impegna in campagne di azione diretta, con pattugliamenti in alto mare e collaborazioni con le autorità nazionali, per contrastare la pesca illegale. Poiché la pesca intensiva, quella illegale, e i danni ambientali stanno distruggendo la popolazione marina e inquinando i nostri mari, quest’associazione lotta per far sì che vengano praticate il meno possibile; andando, per esempio, in mare aperto per trovare e rimuovere con grande fatica le reti usate per la pesca illegale, per liberare le balene dalle reti impigliate nelle loro code (come ci è stato raccontato dai membri della Sea Shepherd)… Queste associazioni dedicate alla salvaguardia degli animali hanno sempre catturato la mia attenzione: mi piacerebbe moltissimo entrare a far parte di una di queste, per avere l’opportunità di impegnarmi a salvare degli animali (marini, come nel caso di Sea Shepherd, e non solo) e stare a contatto con loro. Credo anche che entrare a far parte di una di queste associazioni significhi vivere divertenti e bellissimi momenti con gli altri membri e creare forti legami con loro; a tal punto che l’associazione può diventare una seconda famiglia!