di redazione – Ancora un pomeriggio entusiasmante e ricco di interventi, questa è la sintesi perfetta dell’incontro avvenuto mercoledì 14 aprile, durante il progetto PON, con la Dottoressa Vanda Sernia. I ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Jannuzzi – Mons. Di Donna” sono stati coinvolti in un bel momento di riflessione e crescita personale.
Tante le curiosità dei nostri “giornalisti in erba” ai quali la Dottoressa Sernia ha voluto lasciare diversi messaggi propositivi tra speranze, incertezze e confusione: “Accettare quello che è successo: fare spazio al nuovo”; “Apprezzare la sensibilità, la più potente risorsa che ciascuno di noi possiede”; “Ricreare una nuova normalità più flessibile ed adattabile”; “Cambiare la condizione mentale di impotenza”; “liberarsi dalla paura, perché una mente impaurita è una mente che non pensa”.
Messaggi di un certo spessore che hanno lasciato spazio a diverse riflessioni: Elisa Cannone afferma: “Una lezione di vita che la dottoressa Wanda Sernia mi ha lasciato è quella di credere in noi stessi perché le persone insicure come me alcune volte credono di non farcela oppure di non essere all’altezza e di fare spazio a nuove esperienze”. Ancora, Sabino Coratella dice: “La Dottoressa ci ha consigliato di svolgere un compito speciale e cioè quello di scrivere i nostri pregi e i nostri difetti per aiutarci a migliorare. Questa esperienza è stata molto interessante e coinvolgente per tutti noi ragazzi e soprattutto ci ha lasciato buoni consigli per vivere più sereni”.
Ma la più bella sorpresa l’ha fatta per noi l’ospite speciale, infatti la Dottoressa ha salutato gli alunni citando i pensieri, le frasi e le domande più belle riportate da loro, eccone qualcuna:
“Quando manca la socialità, come si fa a sentirsi meno depressi?”
“Siamo vicini più di quanto noi pensiamo ai nostri professori”.
“Riusciamo ad arrivare a voi? Come possiamo fare ad entrare nel vostro ricco mondo di affetti?”
“Forse abbiamo solo bisogno di cambiare modalità, una modalità condivisa in cui ci ritroviamo tutti”.
“Come possiamo fare per sentirci liberi?”
“Lasciarci andare a ciò che vogliamo, vedere il viola dove gli altri vedono il giallo”.