a cura di Marianna Barbanera – docente di scuola Primaria – plesso Frondini –
I bambini e le bambine della classe terza della scuola primaria Frondini di Tordandrea venerdi’ 8 marzo hanno accantonato per un giorno i libri di matematica e geografia per approfondire con passione ed impegno insieme alle insegnanti un tema più che mai attuale e degno di attenzione, spesso trascurato o banalizzato dai media, la storia del lungo e travagliato cammino intrapreso dalle donne per la rivendicazione dei propri diritti umani e sociali. Il racconto ha ripercorso le tappe fondamentali segnate dalle lotte femministe all’inizio del secolo scorso partendo dal VII Congresso della II Internazionale socialista svoltosi a Stoccarda dal 18 al 24 agosto 1907 per poi spostarsi in Italia, a Roma, dove nel settembre 1944 venne istituito l’UDI, Unione Donne Italiane, a cui fece seguito, l’8 marzo dello stesso anno, la prima celebrazione della Giornata della donna. In seno ad un attivismo sociale fervente, che faceva leva sul diritto all’uguaglianza sociale, il 2 giugno 1946 per la prima volta l’Italia riconobbe il diritto di voto alle donne con ben 2000 consigliere comunali elette, divenendo così una data storica nelle lotte per l’emancipazione sociale. Il 1975 venne poi definito dalle Nazioni Unite “Anno Internazionale delle Donne” dando il la alle storiche manifestazioni dei movimenti femministi di tutto il mondo per rivendicare il diritto all’uguaglianza di genere totale, anche dopo il Suffragio femminile.
La Giornata della donna nel tempo ha progressivamente perso il suo valore iniziale, affermandosi nella stragrande maggioranza dei casi come una semplice “giornata di festa”. Sono tuttavia molteplici le organizzazioni sociali che continuano a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle innumerevoli problematiche legate alla violenza di genere, al divario salariale e alla negazione della capacità di autodeterminazione femminile.
Tanta strada è stata percorsa nei secoli passati ma tanta purtroppo ne resta da percorrere e a far luce su questo cammino travagliato sono stati e saranno i racconti di vita delle grandi figure femminili che con il loro impegno, ingegno, arte e volontà hanno dimostrato di poter contare e di saper incidere sulle scelte collettive, nonostante gli ostacoli e le ritrosie culturali. Per realizzare un mondo migliore, equo, rispettoso di tutti e di ciascuno, uomini e donne dovranno darsi la mano, sostenersi vicendevolmente e combattere insieme affinché la parità di genere divenga un traguardo condiviso. Fino ad allora, per rispetto e fedeltà alla storia che questa data racconta, non la chiameremo festa ma “Giornata Internazionale per la rivendicazione dei diritti delle donne”.