//4 N0VEMBRE, UNA DATA IMPORTANTE PER L’ITALIA

4 N0VEMBRE, UNA DATA IMPORTANTE PER L’ITALIA

di | 2024-11-26T23:11:34+01:00 26-11-2024 23:02|Alboscuole|0 Commenti
Gli alunni e le maestre della classe V della Scuola Primaria di Fagnano Castello (CS), alla presenza di tutte le autorità, del Sindaco Raffaele Giglio, degli amministratori, delle forze dell’ordine e del parroco Don Paolo Viggiani, hanno partecipato alla commemorazione del 4 novembre, una data di grande importanza in Italia, poiché è dedicata alla commemorazione dei caduti in guerra e all’omaggio alle forze dell’ordine. Tutti hanno voluto ricordare la fine della Prima Guerra Mondiale e il giorno dedicato alle Forze Armate, ma soprattutto il giorno in cui si è portato a compimento il processo di Unificazione dell’Italia. In questa giornata si onorano tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per la Patria, dimostrando un forte senso del dovere. La data del 4 novembre, rappresenta un momento di riflessione sulla storia del nostro paese e sulla dedizione delle persone che hanno offerto la propria vita per la nostra libertà, nonché un’occasione per onorare coloro che lavorano quotidianamente per garantire la sicurezza e l’ordine nella nostra società. In questa data, ma anche nei giorni immediatamente precedenti, il Presidente della Repubblica e le massime cariche dello Stato rendono omaggio al Milite Ignoto, il soldato italiano reso irriconoscibile dalle ferite e la cui salma riposa presso l’Altare della Patria a Roma. Tale monumento è diventato il simbolo di tuti i caduti in guerra di cui non è stato possibile riconoscere l’identità. Nel giorno della festa, presso il Palazzo del Quirinale, viene effettuato in forma solenne il Cambio della Guardia con il Reggimento Corazzieri e la Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a cavallo in alta uniforme. Le guerre mondiali, tanto la prima quanto la seconda, per i ragazzi sono eventi ormai lontani, che in qualche modo conoscono soltanto perché li ritrovano sulle pagine dei libri di storia o nei ricordi dei nonni. Il rischio che si corre non è solo quello di non conoscere i fatti, le date e le motivazioni, ma piuttosto quello di non riuscire a capire la sofferenza di chi le guerre le ha vissute ed il sacrificio di chi in queste e in altre guerre ha perso la vita. Se non si comprende tutto questo, il dolore ed il sacrificio di tanti uomini, donne e pure bambini, saranno stati inutili, perché si perde l’unica grande lezione che una guerra può dare, cioè la sua stessa assurdità e la sua follia. Nessuna guerra è indispensabile o è giusta. Non esiste litigio che non possa essere sanato con il dialogo, quindi non esiste conflitto che non possa essere risolto con la diplomazia. La festa del 4 novembre dunque, non deve essere solo un ricordo del passato, ma deve diventare un progetto per il futuro: un progetto di pace in cui tutti i ragazzi siano chiamati ad essere protagonisti. La pace deve essere l’unico vero obiettivo, l’unico vero ideale per i ragazzi che hanno la fortuna di non aver mai visto la guerra con i propri occhi. -A cura della docente Maria Antonietta Ferrante