La data scelta è il 18 marzo perché proprio un anno fa i camion militari prelevarono le bare dei deceduti per Covid-19 dal cimitero di Bergamo, che ormai rischiava il collasso, per trasportarle verso i forni crematori delle regioni circostanti. Il 18 marzo è stato anche il giorno in cui si registrò il maggior numero di decessi su scala nazionale. Una pandemia fatta di tanto dolore e disperazione, dovuto principalmente alla perdita di centinaia di persone tra cui bambini, madri e padri di famiglia. Una giornata nazionale della memoria è il minimo per poter dare alle persone il tempo e lo spazio per piangere e ricordare “pezzi di cuore” strappati dalle famiglie di tutto il mondo. Le nostre vite sono cambiate, il nostro modo di vivere è cambiato, si ama a distanza , nessun abbraccio o stretta di mano. Abbiamo bisogno di normalità, di uscire e passare una serata spensierata. Auguro a tutti noi di poter trasformare questo dolore in comprensione. Possano riposare in pace tutte le anime strappate a questa terra dal mostro terribile, sperando di poterlo sconfiggere prima o poi.